sabato 21 novembre 2009

WILCO (IL CONCERTO), OLIVE (RACCOLTA E POTATURA) E ALTRO

oh, sono spariti tutti: chi a Napoli, chi in Sicilia e chi a raccogliere le olive (poche) e poi a potare quello che non è stato potato quando si doveva... Raccolto miserrimo quest'anno, solo 55 kg di Olive risultanti in 15 litri di olio se va bene - ma buonissimo!

Fuggendo questo Deserto dei Tartari siamo andati a Firenze lo scorso weekend (quello addietro ancora) per vedere la band Wilco alla Pergola. Solo il contrasto musica/teatro mi attraeva, così come il fatto che i concerti mi piacciono in posti piccoli, intimi: le grandi arene, stadi e halls gigantesche mi fanno venire l'ansia. Ho già poca fiducia sulle persone quando prese singolarmente, ma quando sono ammassate come bestiame e sottoposte agli influssi che possono alternativamente essere : propagandistici/politici/alcolici/psichedelici/rock&roll-ici ecco che la sfiducia si trasforma in vera paura delle conseguenze che questi influssi possono avere sulla gente. Da anni non vado a concerti ma come mancare i Wilco, la mia band favorita da vari anni, che avrebbero suonato in un teatrino-gioiellino?

Io sono una che raramente mette su la musica, salvo per offuscare suoni malgraditi, perchè trovo che la musica mi alteri i pensieri e le emozioni e quindi quando suono qualcosa deve avere un suono giusto per i pensieri e le emozioni che voglio coltivare. Mi seguite? Ho avuto il mio periodo punk e mi piace la musica tosta ma divento un mostro se l'ascolto e non voglio essere un mostro. Se è musica troppo bella mi sciolgo in romanticismi melensi e improduttivi e quindi devo trovare musica che sia upbeat e positiva non commerciale o troppo scontata perchè mi stufo subito... insomma, il silenzio in genere è il più neutrale dei suoni. E per silenzio intendo il suono del fuori laddove non ci siano suoni troppo invadenti come clacson, tacchi della vicina sul soffitto, sbattimenti di porte o ante degli armadi, urli, berci o mitragliatrici. I ragazzini che giocano nel giardino della scuola vanno bene, così il cirp cirp degli uccellini, il traffico due strade più in là è OK, e così via.

Anni fa quando stavo ad Arezzo andavo in bicicletta nei giardini pubblici e per motivarmi a fare i 20 giri per un'attività cardiovascolare minima mi portavo il disk player. Un'estate mi sono ascoltata fissa Yankee Hotel Foxtrot amaliata dalla mistura di suoni fra rock puro (che in genere non amo) e la sperimentazione e dissonanze più intriganti. Ancora quell'album non mi è venuto a noia, il che è tutto dire. Fatto sta che posso dichiarare che sia la band che mi piace di più al momento, che posso ascoltare di continuo insomma.

Un certo Colas-anti, che ha postato sul concerto di Firenze sul blog Stereogram, ha ben spiegato il fenomeno di trigger emotivo che un fan prova con la musica di questa band e per me è più o meno la stessa cosa. Non si spiega, si prova. Quindi posso solo dire che il concerto è risultato essere il più bello e memorabile a cui io abbia mai partecipato.

Più di quello di Byrne o dei Counting Crows al Greek Theater in Berkeley.

Più di quello dei Soul Coughing al Fillmore o di Henry Rollins all' I BEAM nell'Haight Ashbury, dei Ministry downton SF, o nei 3 palchi del WOMAD di Peter Gabriel, dei concerti di Phillip Glass o Terry Reiley allo Zellerbach, più di qualsiasi altro concerto grande e piccolo visto nella Bay Area negli anni che ho vissuto lì.

Anche più di quello dei Tuxedomoon a San Casciano VDP dove mi sono trovata sul palco incredula partecipante a cantare (si fa per dire) THE CAGE con Brown e Reininger (un'altra storia...)

Posso anche dire che di musica capisco poco, so quello che mi piace ma so niente di tecnica o composizione, per cui la mia qualifica è personale non oggettiva e si basa unicamente sulla mia reazione alla musica. Non ho mai provato prima il bisogno - o la libertà - di smanettare e agitarmi come ho fatto a questo concerto, senza preocuparmi minimamente di cosa pensassero coloro che mi vedevano - come se stessero a guardare me? (ma chi ha poca confidenza sente sempre gli occhi degli altri che lo/la giudicano), senza pensare ai poverini dietro che magari vedevano meno il palco ... (sorry Pippi) senza pensare ecco. Quindi ho whooped and cheered come una'adolescente, ballato come potevo stando seduta, filmato illegalmente quello che riuscivo, cantato con gli altri quando richiesto e vissuto il momento intensamente come raramente ho mai fatto in simile circostanza.

Non deterrente il fatto che la band si sia mostrata priva di quei manierismi comuni a tante star del rock, che gesticolano esageratamente e dicono cose insincere solo per ingraziarsi il pubblico tanto che non bisogna essere Holden Caulfields per percepirne la phoniness, l'insincerità e ipocrisia che ammantano gesti di questo genere. Io per 'sta roba ci ho un radar che neanche all'osservatorio di Mount Palomar... ed è vero che hanno parlato poco con noi (che è stato definito atteggiamento un po' freddino da molti blogger) ma dopo un pò visto il calore del pubblico hanno anche cominciato a dirigere l'illuminazione su di noi, come se volessero vederci in faccia, il che mi ha fatto sentire che eravamo anche noi parte dello spettacolo, che condividevamo qualcosa con la band. Non eravamo più spettatori al buio e passivi e loro sul palco illuminati performers, eravamo tutti visibili partecipanti e mi piace immaginare che sia stato bello anche per loro vederci in faccia, che godevamo della loro performance. Questo senso di unione con i musicisti è stata un' esperienza unica che sottolinea una sensibilità e generosità emotiva dei componenti della banda e che apprezzo enormemente. Per cui dò tranquillamente un 10 all'esperienza.

VIVA I WILCO!

Vi inserisco qualche brano, (non mie registrazioni) , il primo il più particolare della serata. La canzone è una ballata tranquilla, salvo che a un certo punto il batterista e parte degli altri vanno per conto loro e impazziscono il che ci ha fatto guardare intorno per cercare di capire che cosa succedesse, come se avessero un malfunzionamento, mentre era solo una trovata musicale!


VIA CHICAGO

Beh visto che siete stati bravi ve ne metto un'altro vai :



IMPOSSIBLE GERMANY, UNLIKELY JAPAN

E' uscito il sole, se mi schiodo da 'sta sedia riesco magari anche a fare un paio di alberi nell'oliveta.
Questo WE ci sono i YO LA TENGO a FI, non credo che saranno meglio ma sarà un'altro gran concerto credo, se siete sfortunati vi ritocca la recensione... ;-)

questa è troppo bellina per non metterla ...



I'LL FIGHT

4 commenti:

giardigno65 ha detto...

e meno male che non te ne intendi !

e delle tua performance coi tuxedomoon non c'è nulla ?

ignominia ha detto...

madonna che fulmine Giardigno, e chi sei Mandrake!?
Beh no non me ne intendo, perchè ti pare di sì? Non so da cosa lo deduci...
Non ho messo nulla sulla storia dei Tuxedomoon (li conosci?) perchè è roba vecchia, e poi perchè mi sembra di fare la spocchia...
se me lo chiede un'altro dei 4 che leggono sto blog (o se mi fai pubblicità che diventiamo 5 magari!) la racconto la storia. Ma sono timida... ;-)

ignominia ha detto...

oops non avevo considerato che questi commenti li leggete tutti.... per cui l'offerta non vale più...
La storia del concerto dei Tuxedo la racconterò decidendo in base ad altri segnali che non siano il pregarmi in ginocchio o le offerte di fiori e frutta che troverò sulla soglia di casa...;-)

Melinda ha detto...

Vale la mia lezione di yoga serale anche se fatta a chilometri di distanza?