mercoledì 20 ottobre 2010

TOO LONG : A LIST


woah, è passato TROPPO tempo dall'ultimo post, e molta acqua (e con lei sabbia, pesci, tronchi, foglie e vogatori) sotto i ponti.

L'ultima volta che ho postato qui era la prima volta che il blog veniva pubblicato sulla rivista Paperblog e da come ho immediatamente smesso di scrivere sembra che lo abbia fatto per fargli un dispetto, per timore di confrontarmi o che altra bischerata del genere. niente di tutto questo, semplicemente è arrivato l'autunno che per me storicamente, è un 'aggregatore-addensatore" di avvenimenti e cose da fare. 
  • Iniziata un'attività di cui scriverò più chiaramente più avanti, quando potrò farlo. Questo ha comportato un notevole impegno per la preparazione del programma 2011, la stampa della brochure e la preparazione dle sito. (wink wink, vi faccio incuriosire?)
  • Scelta una mia foto di vista su città che verrà disegnata da Matteo Pericoli per il numero di Novembre di Bell'Italia. Davvero! Questo ha voluto dire andare a rifotografare la veduta nella mia vecchia casa di Arezzo visto che da 4 anni sto altrove, ma mi diverto a pensare al celebre disegnatore/architetto che sta lavorando sulle mie foto...
  • Conosciuto Walter, un pittore locale con cui è iniziato un rapporto di scambio-aiuto-tecnico. Io l'aiuto a far conoscere il sito specialmente in concomitanza della mostra di Firenze (che finirà a breve quindi affrettatevi ad andarci) e lui mi insegnerà a dipingere.
  • In anticipazione con la futura attività dipingereccia, l'amico Bobo mi ha dato un compitino di disegno per riscaldarmi un po' il polso e la manualità. Peccato che invece di dirmi "coccio" ha detto bottiglia e mi sono impelagata in un disegno difficilissimo. Che non è venuto male ma insomma...
  • Al contempo sto seguendo un blog del New York Times che da istruzioni tecniche di disegno per gasarmi un pochino insomma, però al solito mi dedico poco tempo per praticare, è tutto solo di testa.
  • Aiutato amico Irlandese -su cui ho scritto in precedenza qui- a trovare una casa in cui non piovesse dentro, provvista di riscaldamento e servizi funzionanti e al contempo mia zia a trovare un inquilino per l'appartamentino adiacente che le posa dare una mano in caso di neve o problemi vari che la sua proprietà nei boschi le crea inevitabilmente. Nel creare il felice connubio prego la buona stella che questa unione funzioni perchè sennò ne sentirò di belle in stereo.
  • Sempre per il tipo sopra tradotto il testo per il suo nuovo sito DECK-IT.EU.  Lo metto nel caso qualcuno abbia bisogno di una persona veramente specializzata, in gamba e simpaticissima in grado di disegnare/costruire di sana pianta/installare decks in legno per giardini. In cuor mio mi auguro che Pippi non mi faccia notare qualche inconsistenza di lingua nella traduzione.in Italiano.. ;-)
  • Tolto i succhioni a 2/3 dell'oliveta, preparandola al raccolto. Devo ancora tagliare l'erba una volta e poi spero di poter iniziare a raccogliere. Se ci sono volontari che vogliono dare una mano sono benvenuti.
  • Finito un libro sul Buddismo spettacolare che mi ha dato un casino di cose da pensare e letto immediatamente dietro LA SOLITUDINE DIE NUMERI PRIMI in tempo da record. Iniziato Domenica alle 9 e finito la mattina di Lunedì alle 10. Nel mezzo ho anche fatto una passeggiata, cenato da amici e dormito una notte ma le prime 6 ore di lettura sono state continue. Caruccia la storia ma dopo che lo chiudi ti dici: sono arricchita? e la risposta è no! Peccato, un altro scrittore Italiano che delude.
  • Sono completamente in pari con i New Yorkers nonostante la lettura di libri! Evviva! questo forse la ragione del perchè non ho avuto tempo di scrivere nei blog? Tutto non si può fare e quindi da qualche parte la coperta lascia qualcosa di scoperto.
  • Ho fatto la cotognata ma seppure sia venuta buonissimo non mi si solidifica abbastanza per tagliarla con il coltello. Forse perchè ho messo il limone nell'acqua di cottura? Forse perchè non ho messo pari quantità di frutta e zucchero? Boh? Comunque è uno schianto e per di più non ho fatto la faticaccia di pelare le mele: cotte nella pentola a pressione ed è passato tutto benissimo.... e la pectina nella buccia aiuta a solidificare il composto. 
  • Avevo una quantità industriale di meline che cadevano dall'albero che solo ad Ottobre mi sono stufata di lasciar marcire sul prato o nella compostiera e ho deciso di farne Apple Sauce, un passato di mele che si conserva sotto vetro ed è buonissima da mangiare con maiale, con lo yogurt, sul pane, come dessert, e per darlo ai bimbi piccoli ovviamente, senza dover ricorrere agli omogeneizzati. Processo simile a quello delle cotogne, un sacco di lavoro ma ho solo una cassa di mele rimaste, la vuole qualcuno?
  • Mi sono anche cimentata a seccare le foglie di salvia che non osavo buttare dopo aver potato radicalmente il cespuglio che era cresciuto spropositatamente in giardino. Ne ho fatto dei mazzetti appesi a seccare sotto la lavagna in cucina, ne ho fatto seccare in foglie sparse che ho una mezza idea di usare come cuscinetti fragranti per ... boh, avete qualche idea?
  • Fatti i lavori alla stufa finalmente che ora funziona, spero- il tempo darà il verdetto finale. 
  • Infine, Inie, Minie, Maney, Moe, le mie adorate tarte, dopo aver passato gli ultimi giorni a cercare il poco sole che cadeva in giardino come prigionieri al muro prima della fucilazione, (e mi faceva anche sorridere non poco a vederle così sull'attenti al muro..) sono state portate in casa, laddove, chi sotto terra nella cassetta, chi sotto il mobiletto del telefono avvolta tra i fili, sono andate felicemente in letargo.
Beh, ovviamente non ho elencato tutto quello che ho fatto, ma solo le cose più grosse. Perché l'ho fatto? Per mettere ordine in capo e confermarmi che non sto perdendo tempo, buttando via la mia vita in cose inutili forse? A chi ti fa domande del genere uno può solo fare due cose: una è rispondere fermamente e sicuramente e poi passare velocemente a pensare ad altro senza dare troppo peso alla questione, l'altra, che è quella come faccio io, è portare la domanda nel fondo di se stessi e rigirarla come un nocciolo insputabile, anche a scapito di certe certezze, laddove il significato delle cose  perde di ovvietà e inevitabilmente si incrina alla pressione creata dall'analisi più approfondita. 
 
Per cui fatemi il piacere, non fatemi certe domande!