sabato 26 settembre 2009

GIORNATA AL C.I.F.A. E LA CHIAVE DI APERTURA

occhi e cervello pieni di £@*§*°?%&^ e altri simboli vari per il corso di Tecniche di Stampa e post produzione al centro Centro Italiano per la Fotografia d'Autore di Bibbiena oggi. Contrariamente alle mie preferenze che mi vedono arrivare in anticipo a qualsiasi evento con inizio per non perdermi niente (se arrivo al cinema a film iniziato sono capace di aspettare la proiezione seguente o di tornare un altro giorno ) oggi sono arrivata a workshop iniziato perchè la chiave della macchina mi si è rotta in mano.

Ouch!

Quindi mentre parte del cervello arrancava in salita per capire cosa significavano quelle graffe colorate sul monitor l'altra si arrabattava a trovare una soluzione al problema che si era creato - come torno a casa? Menomale che papi aveva un duplicato e quindi durante la pausa fumo gli ho chiesto di portarmela, il che ha significato che alle 12:30 c'era uno strombazzatore forsennato sotto le finestre che ha fatto sapere a tutti i presenti al centro che la sottoscritta non solo arriva tardi agli eventi rompendo le scatole a tutti nel tentativo di raggiungere la sedia in prima fila, ma ha anche un genitore che è impaziente e rumoroso, che smanetta caoticamente perchè venga avvisata sua figlia vociandone nome e cognome perchè non sfugga niente a nessuno. Mi rendo conto quanto è vero che la vita è ciclica e che karmicamente ci sono delle lezioni che ritornano a bastonarti fino a che non impari e trascendi...Sono diventata esattamente il tipo di persona che detestavo al college.

Mestizie a parte ...

Non ho avuto modo di conoscere lo scrittore dell'articolo della traduzione infernale ma ho scoperto che erano in parecchi al centro che ruotavano gli occhi al cielo parlando del linguaggio usato per quel libro, il che mi ha consolato non poco perchè vuol dire che non sono solo io una rompiscatole della miseria, in questo caso avevo un po' di ragione.

Invitata a cena quella sera avevo il direttore del C.I.F.A a destra, Giovanni Marrozzini, il fotografo del cui lavoro inauguravano la mostra, a sinistra, un docente di storia della fotografia davanti, e due persone più il là il Marangoni della Fondazione Studio Marangoni di Firenze. Mi ero congratulata con il fotografo già prima perchè il suo lavoro è davvero bello. Osservando le ottime stampe (digitali) del servizio sugli emigrati Marchigiani in Argentina mi ero commossa perchè si vedeva che erano fatte con ingegno, creatività, una buona dose di innocente giocosità infantile e tanto cuore. Ci siamo raccontati delle storie a vicenda, di quelle storie con le mani grandi che ti cambiano la vita per intenderci, che ci ha tuffato in un paio di momentini intensi dopo di che ci siamo girati verso i nostri vicini sull'altro lato per alleggerire il mood troppo spesso per un incontro casuale.View Blog
In ogni caso la mostra va vista, se passate da Bibbiena fate un salto al centro e vedetevi le immagini di Marrozzini e di Sergio Carlesso che invece fotografa la mappatura satellitare del Veneto, un progetto concettuale divertente.

Non sono andata alla presentazione del libro al teatro di Bibbiena perchè era dalla mattina che bazzicavo 'sta gente e mi sarei sicuramente addormentata alle chiacchiere che vengono troppo generosamente elargite in questi frangenti. Inoltre mi aspettava una giornata con Hilaire (oops he calls the second after I think his name! scary mental connection!) a montare l'armadio I'CCHE'HA? ma su quella scrivo dopo un post "dedicato".


ABBIATE PAZIENZA, NON HO TEMPO PER RITOCCARLA
DEVO RILEGGERMI LE ISTRUZIONI DI COME FARLO PER BENE!

7 commenti:

Melinda ha detto...

Non ho parole, la descrizione di tuo padre sotto le finestre che strobazza è bellissima. Ognuno ripercorre le proprie strade più e più volte fino a che non impara. E a volte anche quando hai imparato tornano ugualmente.. Ci vediamo domani. Quando hai fatto squillami che ti vengo a prendere-

ignominia ha detto...

secondo me quando continuano a tornare è perchè non hai imparato quello che dovevi imparare...
grazie per l'apprezzamento del padre rumoroso, e anche per l'offerta di accompagnarmi a prendere il pezzo per il forno... poi andiamo a FI?
Avviso per Titina che scrive sul blog, ho connesso il bog al faccialibro per cui statti allerta che le cose tue si possono leggere nelle mie note di Facebook... quindi se parli male di qualcuno pensando che tanto mica ci passa di qui, sei avvisata! :-)

titina ha detto...

Avviso a proposito di FB ricevuto. Ma posso parlare male di FB?

ignominia ha detto...

obbligatorio!!!!
Hai sentito del mio forno e come mi scaravento a prendere il pezzo rotto per averlo funzionante quando torni? a proposito, solita domanda...?

titina ha detto...

FUNZONA ORA IL FORNO? Meno male. Dovrei arrivare giovedì, ormai uso sempre il condizionale perchè non si sa mai. Comunque volevo anche dire che l'immagine di tuo padre che strombazza chiamandoti a gran voce è grande.
A presto (Meli, ci sei?)

giardigno65 ha detto...

secondo me nella foto non c'è niente da ritoccare, bellissima l'ombra lunga ! E ricorda :

La conoscenza avviene per semplificazione
Non è un aggiungere, ma un togliere, fino alla perfetta trasparenza.
arati

ignominia ha detto...

ciao Giardigno (sembra un unione del tuo e il mio nome), quando dicevo ritoccare era una questione di croccantezza (!) La foto esce dalla macchina con un velo grigio che devo ritoccare per far tornare il contrasto come voglio io...
bella quella di Arati, come sei messo con l'inglese? la maggior parte delel mie citazioni sono in quella lingua.

Not ignorance, but ignorance of ignorance, is the death of knowledge.
Alfred North Whitehead, mathematician and philosopher (1861-1947)
:-)