lunedì 10 agosto 2009

Merde de poule


Per chi legge, non scandalizzatevi. E' proprio così, "merde de poule" che tradotto è cacca di gallina. Non è un imprecazione, un insulto, una specie di bestemmia velata, né un mio vaneggiamento di mezza estate. Sono esattamente le parole che stamattina ha usato il sommelier/capo dopo aver sorseggiato e debitamente roteato in bocca uno dei vini da giudicare.
Passo indietro. Poppi, Biblioteca Rilliana, interno giorno. A una lunga tavola coperta da una tovaglia bianca sono seduti undici sommeliers. Davanti a ognuno una fila di cinque bicchieri da degustazione e un elegante recipiente nero a bordi alti che ad altro non serve se non a sputare il vino dopo che lo si è assaggiato e assaporato per il giusto tempo.

Quello che io chiamo sommelier/capo si capisce che è un po' un decano, ne sa più degli altri, ha più autorità, ma anche gli altri evidentemente ne capiscono, altrimenti non farebbero parte della giuria. E' la giuria del 4° Premio "Il Gusto dei Guidi", la manifestazione che si tiene a Poppi ogni fine agosto e che prevede anche questo Premio che si svolge subito prima.

I "giurati" assaggiano, credo in tre giornate, una serie di vini, in quantità, per me, inimmaginabile. L'altro giorno, io non c'ero, hanno provato 43 bottiglie. Oggi, che ho assistito fino a un certo punto, perlomeno 30. Cioè, 30 vini diversi da sorseggiare, assaporare, far roteare in bocca, sputare e giudicare.

Uno spettacolo, almeno per me che non avevo la più pallida idea di questi rituali, se non per sentiti raccontare.

I giurati conoscono del vino solo l'annata, poi, affinando al massimo la loro percezione visiva, olfattiva e di gusto, partoriscono un voto.

Il tutto, trattandosi di professionisti, è andato avanti piuttosto velocemente, senza tentennamenti e indugi di nessun genere. Solo il "decano" ogni tanto approfondiva un po' un giudizio, chiedendo anche agli altri pareri più specifici.

E' qui che se ne è uscito con la merde de poule. Per uno dei vini ha chiesto se avevano notato qualcosa di particolare, qualcuno ha risposto che si sentiva il fieno e lui ha definito meglio, si, c'è il fieno ma anche la cacca di gallina. Poi ha spiegato che non andava inteso come "escrementi" ma come un chè di secco. Quindi non era assolutamente un giudizio negativo. Comunque non ha detto cacca, ha detto merde.

Ecco.

Ora vorrei fare una confessione. Quando mi hanno invitato ad assistere a questa degustazione ho subito pensate ad Antonio Albanese (avete presente?) quando con gesti avvolgenti e volutamente caricaturali fa il verso agli assaggiatori di vini uscendosene poi con "retrogusto fruttato, sapore corposo" etc etc. Mi fa ridere. Mi fa ridere perchè mi hanno sempre fatto un po' ridere quelli che facevano il corso di sommelier e all'improvviso diventavano veri conoscitori di vini, trattandoti una schiefezza se non riconoscevi un "bouquet" al primo sorso.

Ora però voglio fare ammenda. Una cosa sono i modaioli, quelli che iseguono la "fissa" del momento. Altra cosa sono quelli che ho visto stamattina, professionisti. Voglio dire, è un lavoro che richiede molto impegno e molta serietà. Un lavoro di attenzione, di sensibilità, di gusto, un lavoro che affina le sensazioni, forse alla lunga anche i sentimenti (sensibilità, sensazioni. sentimenti: hanno la stessa radice) insomma, mi sembra una cosa buona.

Poi ho imparato che della "merde de poule" se ne può fare anche un uso nobile.

Insomma. Salute!

6 commenti:

Melinda ha detto...

Bella descrizione. Mi auguro solo che non usino un vocabolario così forbito e coraggioso per vendermi una bottiglia dai 25 euro in su: gliela lascio lì.

titina ha detto...

E anche tu hai ragione.Tipo un Sassicaia a 100 euro la bottiglia con retrogusto di cacca di gallina..
Sono venuti i tuoi ospiti?
Ci rivediamo prima della tua partenza?

ignominia ha detto...

Carissima, che bel post! Brava, reportage da vera giornalista (salvo gli spazi fra paragrafi che per un giornale sarebbero costosetti!). Ci vediamo domani? Ti chiamo, stasera ho un matrimonio, ma domani ci vediamo ok? Se si aggiunge Melinda ancora meglio, altrimenti vedo che fine ha fatto l'O'laughlin che stava lavorando come un micco...:-)

titina ha detto...

Ehi! Brava, proprio a proposito degli spazi, si sono "fatti" da soli. Nella bozza non c'erano, sono comparsi dopo. Non sono abbastanza esperta da capire come. forse ho fatto casino senza volere? Spiegami.
Si, mi ricordavo del matrimonio New Zeland vs Argentina, poi ci racconti.
Ci sentiamo domani, spero in melinda.
Ma allora potrei buttarmi sul giornalismo, c'è una testata in casentino e dintorni che ha bisogno di una notista mondana? Eccomi.

ignominia ha detto...

facciamo un blog insieme sul casentino? Poi vediamo se ci porta lavoro... Ne parlaimo, correggo gli spazi e poi ti spiego come...

titina ha detto...

ok, grazie. a presto.