sabato 20 giugno 2009

THE POLAROID SHOW AND THE TALKING HEADS

Beh, ho curiosato un po’ sul web per vedere cosa fosse stato scritto sulla mostra, e ho trovato parecchi riferimenti ad essa anche se a mio avviso un po’ sterili, fattuali – come si dice in Italiano (si dice Pippi? mia redattrice mancante?)- e quindi a mio avviso scarsi di contenuto grasso e soddisfacente per me che voglio vedere e sentire la persona che scrive traverso la sua opinione o commento personale.
Oh, io funziono così c'è poco da dire.

Ovvio che il mo nome non appare in nessuno dei blog che parlano della mostra, e manco me lo aspettavo visto che ci sono entrata dalla porta di servizio, o meglio dallo spiraglio della porta che si chiudeva - e io zac ci ho infilato il piede, e sono entrata.
Beh non mi sono imposta così no, ma con grazia devo dire, hanno fatto tutto loro, gli organizzatori che mi hanno accolto a braccia aperte devo dire, disponibili manco fossi, Bresson o Eggleston per citare un artista più vivo.
Pensa che hanno anche incorniciato le mie "creature" e messe in una nicchia da sole, come se fossero speciali per loro come lo sono per me.
Proprio per essere arrivata all'ultimo mi sono stupita di essere riuscita ad essere inclusa nel catalogo, incredibile, sono finita "stampata" a colori, ma non sulla lista degli artisti partecipi alla mostra. Evabbè dai, che altro si vuole mi accontento come no!

La mostra era preceduta da un "convegno" che io ho trovato borioso e noioso e per niente informativo come solo gli Italiani riescono a rendere queste cose. E' vero che non conosco un tubo della fotografia Italiana, e ho dovuto chiedere ad una amica che lavora a Panorama chi fossero gli autori esibiti nella mostra, ma i tipi che hanno relazionato non mi hanno dato niente, niente che mi sia portata a casa dicendo " beh questo è quello che mi rimane di quel convegno - sono contenta di esserci stata per quel "grano" di sapienza.

Per completare il tutto alle 18, quando dovevano aprire le porte della mostra che eravamo qui per vedere, altri quattro si sono messi a parlare per un'altra ora e mezza, facendo fuggire metà della mia famiglia stufa di attendere (torneremo un'altra volta) e amici e conoscenti più giovani che non avevano la scusa di non reggersi pi in piedi sono rifugiati nel vicino bar per avvantaggiarsi sulla sbornia del Sabato sera.
Com'è che siamo così noi Italiani? Perché questa tendenza a trasformarci in teste parlanti che si dilungano in toni auto congratulatori e cineserie simili? Che palle ragazzi la vita è troppo corta per 'sta roba, e a che serve poi?

Si potrebbe dire lo stesso di me e di questa Filippica.
Basta basta, cambio discorso, vi prego... restate.

Allora, la mostra vale la pena, c'è di tutto: vasta gamma di tecniche; sperimentazione e professionalismo, espressione artistica, glamour e commercio, intimismo. Il posto, l'ex carcere di Bibbiena si adatta alle esposizioni: galleria su due piani con ballatoio al primo che guarda sul corridoiodel piano terra e le cellette che donano la giusta intimità agli autori lì esposti. Avrei visto più da vicino le Moleskines del gruppo Polaser chè sono piccoli mondi a sé che vanno gustati dalla prima pagina all'ultima.

Il buffet dell'inaugurazione: colossale peccato che avessimo appuntamento per cena...

tovagline serigrafate con polaroid tutte diverse sui tavolini,
sui muri ancora le immagini della mostra sul cibo Italiano,
The garden: tablecloths serigraphed with different polaroids on the tables
and on the walls images from a past show about Food



2 fans dei Giants, 1 vero fan di Obama
2 Giant's fans, 1 Obama fan, waving to the camera (dad)

Marina e Giancarlo, riuniti per l'occasione
mom and uncle, sister and brother reunited for the occasion

il contingente Britannico in forza: sono loro che hanno riparato al bar!
The British contingent cleverly repaired to the bar during speeches...

la galleria a destra dell'ingresso
Gallery on the right of entrance

Moleskines di Polaser fra gli ingressi
Polaser's Moleskines in between entrances

la galleria a sinistra dell'ingresso (io sono nella nicchia)
hallway to the left. In the niche my pieces
(some of you may still have a version of the one on top of which I made several, as gifts)

c'est moi, NIKI
floating has turned into "flothing" but at least they added the title of the second piece: B.H.O.D.

John and Elise, visitors extraordinaire....

hanno tutti la macchina fotografica.... e la usano
everyone has a camera and uses it

sgrifata pantagruelica!
pantagruelic feast

The Contrarian

2 commenti:

Melinda ha detto...

Bene, le tue foto sono davvero in un bel posto. Avendone viste altre devo dire che se lo meritano. La sede espositiva è molto bella. Quindi non posso che rinnovare i complimenti e andare a visitarla davvero appena torno in Italia.

R.S.Beckett ha detto...

I agree that the location of your shrines was great. Why you made a dinner reservation was very odd. How old is the wall behind Skip in the last shot? I wish I could have been there to eat that food and pester your mom. You did very well and should be proud.
RSB