domenica 26 agosto 2012

WHEN IT RAINS, IT POURS

letteralmente!
Come direbbe mio padre: Mai (un momento di calma) in questa porca casa.
Bastano 4 gocce da noi a scatenare il putiferio. La linea Enel della zona ha poche cabine di distribuzione e la linea se ne vagabonda per chilometri boschivi dove un qualsiasi ramo cresciuto troppo in situazioni di vento e tempesta può danneggiarne i fili creando interruzioni. Ne sappiamo qualcosa per aver combattuto il progetto per un elettrodotto da 25.000 Kw che non avrebbe risolto il problema della traduzione da alta potenza a potenza usufruibile ai cittadini locali, vista la carenza di questo aspetto distributivo - ma questa è un'altra storia.

Per cui era papale che dopo il temporale di stamattina oltre a partire l'elettricità mentre scrivevo il post precedente che mi aveva forzata -per vostra fortuna- a riscrivere ogni cosa in Italiano perchè in inglese non fluiva, proprio mentre mi accingevo a preparare il pranzo ecco che arriva la telefonata di mia madre, stranamente dal cellulare invece che dal fisso. 

-Ciao, senti, scusasetidisturbo ma da noi è partita-----gshrss----luce---shcrgrrrrr---gresh----efono. Abbiamo chiamato dappert----pshshsppp---finita---carica di tutti e due ---shrrrri beep----pshhshs----chiamo dal loro cellulare.

-Mamma puoi ripetere? non capisco niente, vai piano e scandisci il necessario.

-La luce, non abbiamo----schrss---e per di più-----shcrss scherrsi----si è rotta la sedia e tuo padre è caduto..... menomale c'erano i Signori F---tti--- pshshsshr---sennò non lo alzavo da sola----.

E poi ben chiaro: Vieni ti prego non ce la faccio da sola

Così spengo tutto e partiamo. E' proprio per una situazione come questa che sono venuta ad abitare qui a 3 km dai miei, e che presto spero abiterò proprio accanto (oh gioia!)

Trovo i miei al buio in casa con degli amici del dopo messa e tutti e 4 mi raccontano -insieme- le varie disavventure.

-Tuo padre era seduto fermo nella sedia da giardino quando si è schiantata ed è finito in terra.
-Abbiamo fatto quello che potevamo...
-Ho chiamato 100 numeri, la forestale, il 118, il palo mandava scintille. Mi si sono scaricati i cellulari.
-Ma era fermo sulla sedia, non si muoveva ed è andato per terra.
-Il palo faceva scoppi e scintille e poi un boato,  ma la pioggia era finita.
-Un fulmine probabilmente.
-Ho battuto un po' la testa, sulla madia ma principalmente sono andato giù di schiena, e ho solo dei lividi ed escoriazioni sui polsi.
-Ho dato il mio cellulare a Franco perché lo ricarichi, hanno la luce tutti tranne noi.
-Ho preso un calmante e l'ho dato anche a papà, non sapevo più cosa fare non ti volevo chiamare ma poi non ce la facevo più.
-Tutte queste cose insieme, mi sarei messa a piangere.
-Una volta ho risolto i problema del telefono connettendolo direttamente alla linea, escludendo la centralina elettrica (spostiamo il mobile e l'amica si mette a guardare i fili dietro)...

Chiesta una fattura per i dati esco sul portone dove c'è più campo e chiamo l'Enel e l'estensione riparazioni ha un'attesa di 5 minuti ...finisce che si scarica anche il mio di cellulare.... Arriva mamma con quello di papà che suona ed'è l'ENEL che vuole dettagli. Mollo la mia attesa e prendo il suo ma cade la linea (solo due tacche di carica). Azz, speriamo richiamino perché ho perso la precedenza in attesa... Richiamano e gli chiedo di chiamare il mio telefono che è carico. Lo fanno ma dicono che non dovrebbero per ragione di privacy blah blah.
Temo che mi si scarichi il cellulare prima di arrivare al conquibus. Finalmente riesco a dargli i dettagli richiesti e mi dicono che arriveranno i rinforzi.

In quella arriva un'altra vicina con un piatto coperto di maccheroni con il sugo per i miei. 

- Basta che le mette un secondo nel microonde per scaldarle....
- hhhem.... manca la luce...
- Ah già, una padella allora, le mangi subito.

Con quella riusciamo a avviare i gentili amici dei miei fuori dal cancello e per calmare le acque ci mettiamo a cucinare, aglio olio e peperoncino... le tagliatelle non bastano per tutti.

Verso le 3, mentre siamo alla frutta nel vero senso della parola, papà vuole richiamare l'Enel, io gli dico "Aspetta. Dagli tempo. Fai un pisolino e chiamali a metà pomeriggio," lui morde il freno e vuole imperare e conquistare. In quel mentre il telefono omaggio della Vodafone per la sottoscrizione coartata* telefonicamente ai miei, fa due Beep sonori e pare tornare a funzionare. Mentre sono di sotto a controllare se quello senza trasformatore funziona (si) sento arrivare un furgone e delle voci fuori, e capisco che è arrivata la cavalleria. 

Chiedono qual'è il palo. Guardano, risalgono entrambi in macchina, girano il furgone, e ripartono.
Io faccio ciao con la mano come un'idiota. 
Ritornano dopo poco - erano andati a togliere l'elettricità, appunto. Tirano fuori la scala uno va su e Rog mi guarda sgomento, soffre di vertigini anche a guardare su da terra. 

Il tipo sulla scala fa: "Altro che fulmini, i ghiri hanno rosicato la plastica dei fili."

?
?

Segano i rami che potrebbero rendere la vita troppo facile a queste creature, fanno la riparazione, ci ridanno la luce e tutto si conclude felicemente. 

Mi madre si è fatta una risata salutare, di quelle a bocca aperta a piena ganascia quando le ho raccontato che il vicino di casa passando da lontano ha chiesto cos'era successo, e loro gli hanno urlato : 

I GHIRI HANNO MANGIATO I FILI DELLA LUCE!!!

Il nostro cognome fa rima con ghiri, e da quella distanza si poteva capire male per cui vista la perplessità sulla faccia del vicino, gli ho dovuto gridare, per non dare adito a confusione e leggende metropolitane...
CHE NON ERAVAMO STATI NOI A ROSICARE I FILI DELLA LUCE, MA I GHIRI....I GHIRI!

Poi sistemate le cose ancora per un'altro giorno, ci siamo andati a prendere un meritato gelato in paese.

Ghiro Rannicchiato/Muscardinus Avellanarius @ Josef Hlasek www.hlasek.com

*l'ho dovuto guardare

3 commenti:

Melinda ha detto...

Non ci posso credere: adesso rosicchiate anche i fili della corrente... Ti credo! Con tutto quello che avete fatto contro l'elettrodotto, vi restava un po' d'appetito per un povero palo di distribuzione.
La prossima volta andate a rosicchiare quello dei vicini, e poi chiedetegli un caffè fatto con la macchinetta elettrica...

Un po' come la mia vicina che viene da me quando le manca la corrente e si stupisce che suonava e suonava il campanello e nessuno le apriva la porta...

E se tutto è bene quel che finisce bene, spero che pure il mio omonimo (quasi) stia meglio della caduta.

ignominia ha detto...

:-) ho passato al tuo omonimo, oggi gli manca l'acqua...

Babolino ha detto...

Oddio Niki, sono alle lacrime dal ridere, con la lettera che mamma mi ha mandato sull'argomento, rigorosamente per posta cartacea, diventa ancora più esilarante...insisto nel concetto: per fortuna che ci sei tu..ma di questo passo mi sa che ti dovremo presto ricoverare in manicomio..o già non esistono più, bhe sperem che non ti venga da farli fuori i nostri vecchiucci! Baci baby