sabato 26 febbraio 2011

COME IMPARARE A LEGGERE UNA FATTURA DELL'ENEL

 (questo è un post palloso e prolisso che ho scritto solo per coloro che pensano di passare a servizi d'energia alternativa:  leggete a vostro rischio e pericolo se non siete fra loro!)

me lo sentivo nelle ossa che mi arrivava una mazzata ed aspettavo con ansia la prima fattura da che sono passata da ENEL a ENEL ENERGIA e la loro promettente fascia BIORARIA. Ieri ho scritto all'indirizzo di chi mi aveva fatto il contratto (chiamiamolo Andrea come il futuro figlio  nell'omonimo film di Troisi) per richiedere la fattura e oggi mi chiama per dire che era stata emessa e alla domanda, fremente su quanto ammonti è stato risposto 

342,70 euri
(ho deciso che diventano plurali sopra una certa cifra, diciamo 342,70)

AAARGGGHHHHHHH!!!!

Visto che la tariffa dello stesso periodo l'anno scorso era di €90,91  e che la massima bolletta che ho mai avuto era di 220 capite voi che mi sono trovata senza fiato.
Cazzarola! e dovevo risparmiare? Era meglio se stavo con la vecchia bolletta..

Al che Andrea mi ha spiegato che non era logico reagire incolpando la sua bioraria ma che probabilmente si trattava di perdita di energia da qualche elettrodomestico. Mi ha mandato a fare la lettura e poi istruita su come vedere l'uso quotidiano in base agli ultimi gg di consumo che è risultato in uso medio di 14 kw al giorno che lui ha definito ALTA.
Poi mi ha insegnato come vedere se boiler (in soffitta sempre acceso) o frigo (idem ma in cucina) fossero i colpevoli di sta bbotta su a'capoccia spiegandomi che se chiedo un controllo dei loro apparati e risulta essere colpa dei miei apparati poi mi tocca pagare anche i costi del loro controllo....

Ho chiamato subito il mitico Zeus, che non è solo il dio che lancia saette ma il nome ben azzeccato della ditta che mi segue per i problemi elettrici, due fratelli che sono sia competenti che molto gentili, veloci e simpatici. Li ho conosciuti quando lavoravo al Golf per cui fanno tutti i lavori, li ho usati ripetutamente e li consiglio a tutti. Emanuele mi ha detto che avrebbe sentito se Romeo poteva venire fra oggi e domani a fare le rivelazioni rilevazioni con l'aggeggio apposta. 15 minuti dopo mentre ancora cercavo di riprendermi dallo shock suona il campanello (le 13.30 o giù di li) ed è Romeo sotto il balcone (O Romeo, Romeo! Wherefore art thou Romeo?)
Sono sempre veloci a fare assitenza ma questa volta battono ogni record!

Il semplice studio delle bollette ha rivelato che non è un problema di perdita di energia, perché anche l'anno prima certe punte arrivavano a 14 (e ora  grazie a Romeo so come leggere ie varie voci  nella bolletta) e che quindi non ci sono perdite di energia bensì spreco. E che sono ALTE solo se si paragonano a case più funzionali, con boilers che si possono spegnere durante il giorno, o con gli inquilini che lavorano fuori e quindi non usano un granché di energia perchè la casa è vuota fino a sera.
Insomma sta botta è dovuta perché attirata dalla tariffa bassa uso invece solo quasi esclusivamente la tariffa alta. Ed è vero che sta a me valutare come uso i consumi ma mi sento un po' truffata.
Al che ho scritto una bella lettera ad Andrea spiegandogli quanto sopra e chiedendogli di rescindere e lui mi ha richiamato per ribattere su certi punti che avevo interpretato male, e dai e smolla e spingi  e tira per farla breve mi ha convinta ad andare ad Arezzo per discutere di un'altra possibile tariffa promozionale, la mono-oraria a 0.99 per kw. Mi direte, che sei scema? Aspettate a dirlo.

Per prepararmi mi sono studiata Certosinamente le fatture scoprendo che le quote fisse di prima erano circa 5 euro mentre quelle di ora sono 11.40 oltre alla presenza sospetta di strane voci chiamate Dispacciamento che ammontano a ben 23,72 : il caro Andrea dovrà spiegarmi parecchie cose in merito a queste spese aggiuntive se vuole che sottoscriva a questa mono oraria, perché  se ha senso fissare il prezzo visto i casini in Medio Oriente che faranno senz'altro alzare i costi in futuro  lo ha solo se i costi base non annullano il risparmio.

Nel frattempo dobbiamo ridurre il consumo, questo è chiaro quindi abbiamo spento il boiler, e con l'occasione ho scoperto che gli anni scorsi non lo tenevamo acceso d'inverno perché usavamo più riscaldamento a gasolio. Ah ecco.... Quindi  una volta che finisce il gasolio del riscaldamento che ora scalda l'acqua inizieremo una routine di accensione boiler solo la sera il che vuol dire 3 rampe di scale al giorno per accendere e spegnere, ma così mi tonifico anche il c...!
 
Una vocina molesta continua a dirmi che se stavo in USA di sicuro lavoravo perché là nessuno  della mia età è considerato troppo vecchio per essere assunto; non dovevo andare a letto con la borsa dell'acqua calda, essere schiava della stufa che va nutrita regolarmente,  non dovevo portare su e giù per le scale legna e bombole del gas per fornelli e stufe addizionali (una gran perdita di tempo se melo chiedete per tenersi sufficientemente caldi) perché non avevo bisogno di riscaldamento; e il prezzo della benzina era al gallone, l'elettricità costava un'inezia in confronto ai costi di qui, le autostrade sono gratis, le tasse te le calcoli da solo e sono giuste e le pagano tutti. ugualmente. Mi sforzo di rammentarmi però che non avrei potuto ammalarmi senza rischiare di fare bancarotta, che i rapporti sociali là non esistono, e poi vuoi mettere i gelati, la pizza, i pomodori di Pachino, la mozzarella di bufala, i formaggi e altre trivialità che però mi aiutano ad accettare come stanno le cose qui, dove vivo, che come insisto, alla fine non è poi tanto male.
 
La morale della storia per chi mi ha letto fino a qua è questa. Leggere bene le vostre bollette, capite precisamente i tempi e i quantitativi di consumo prima di sottoscrivere con altri fornitori. E poi controllate la prima bolletta che vi arriva come se fosse una banconota da 500 euri, perché se c'è la fregatura è meglio scoprirlo subito perché sennò te ne ammollano un'altra.

domenica 6 febbraio 2011

OF FLESH AND BLOOD AND PAIN AND SORROW

 

un paio di cosine. 

prima andate a leggere il blog di Mr Tamburine che ha commentato il post precedente. Il ragazzo sa scrivere - e bene. Lo trovate a CICLOFRENIA tramite lui ho scoperto anche MELEMARCE che è un'altro aggregatore o rivista internet da esplorare. Non so se l'ho già detto che seguo anche Zenzero che vale la pena leggere con regolarità. Se potessi fargli un osservazione... naaa se la vuole glie la dico per email...

Dunque, ho passato la più lunga e brutta notte della mia vita venerdì. L'unica cosa a cui poterla paragonare è quella di un parto, senza la gioia finale. Sempre lei la sinusite ai denti, esacerbata da chissà cosa: influenza, spray nasale della sera prima, i pilloloni di Antibiotico e di Cortisone, chi lo sa? So solo che appena è andato giù il sole il dolore ha iniziato a piantarmi il punteruolo nella mascella e a girarlo, di qua e di là, scalzando i denti, la lingua e cercando di raggiungere il cervello dietro lo zigomo. Ho buttato giù due Brufen - niente. Alle 9.00 ne ho buttati giù 3 - niente. Mi sono attaccata alla bottiglia. Di acqua. Perché era l'unica cosa che mi dava sollievo temporaneo. Ho provato con il ghiaccio, dentro la bocca, fuori sul viso, niente solo se bevevo acqua - allora  è vero che l'acqua è un anestetico naturale! 
A letto a mezzanotte ho iniziato questo giochetto.

Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni trovo la bottiglia, la porto su e cercando di non versare niente trovo nel buio la bocca, inghiotto avida, ahhhh sollievo... metto giù la bottiglia mi ricompongo comoda e penso, vediamo quanto tempo ho, poco dopo Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni trovo la bottiglia, la porto su e cercando di non versare niente trovo nel buio la bocca, inghiotto avida, ahhhh sollievo... metto giù la bottiglia mi ricompongo comoda e penso vediamo quanto tempo ho, poco dopo Attacco di dolore.. e via così. 

Ogni tanto il viaggio in bagno per vuotami la vescica.  La prima occhiata all'orologio mi ha stupito che fossero le 2:45, il tempo passava più veloce di quello che pensassi. Ma tedioso lo stesso. Alle 3.00 ho trovato una bustina di Nimesulide scaduta che mi avevano dato... ingollo dopo essermi assicurata che non avesse controindicazioni con gli altri medicinali. Niente, vado avanti con il giochetto, Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra... 3:45 magari se andassi al pronto soccorso.... ma questo vuol dire svegliare S che dorme, che si preoccupa, aspettiamo ancora un po'  Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... magari domani provo a chiamare il dottore anche se lo studio è chiuso di Sabato... Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... non riesco a pensare ad altro che al dolore che di sicuro torna, puoi starci certo che torna  ma questa sicurezza non deve aiutare un granché, cerco di distrarmi, penso al film visto, Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... e se questo fosse oramai diventato cronicoAttacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... Ma se riuscissi ad uscire con la macchina dal garage senza svegliare S. forse al pronto soccorso mi fanno un punturone di novocaina in faccia, ZAP proprio sotto lo zigomo un male di sicuro ma poi si addormenta tutto... haaa che bellooo sarebbe, dormire, finalm... Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... sono le 4:20. Ogni tanto per cambiare provo a resistere al dolore, me lo tengo più a lungo, lo sfido. Quello cresce e sale su per l'occhio dentro al cranio, e alzo il braccio per difendermi, no no, via, metto il braccio sulla faccia per proteggermi, no, basta, basta, non è possibile ce ne sia di più, prego no, no... e sconfitta allungo il braccio verso terra e a tentoni ...
 
Pipì e Water Tour e poi di nuovo a letto, mi giro dall'altra parte anche se è più difficile prendere la bottiglia in questo modo ma magari riesco ad assopirmi chissà?  Attacco di dolore, mi giro nel letto allungo il braccio verso terra e a tentoni trovo la bottiglia, la porto su e cercando di non versare niente trovo nel buio la bocca, inghiotto avida, ahhhh sollievo, metto giù la bottiglia mi rigiro e cerco di assopirmi  cercando di non pensare quanto tempo ho, e si riparte, altro giro altra corsa questa volta nell'altro senso per variare ... ora però ogni volta che ritorno nella posizione fetale sono più stanca, e la prossima volta che guardo l'orologio sono le 5.45, il sole si sta avvicinando all'orizzonte e con lui la fine della notte e forse quest'agonia. E poi mi sveglio alle 6:45 realizzando che ho dormito. Non ho bevuto non ho patito ma ho dormito. Sono sveglia e lucida, non lo sveglio nervoso di prima per via del dolore e dell'incapacità di mollare. Chissà se riesco a dormire un pochino di più.
Pipì Tour (mi sono fatta 6 bottiglie di acqua dalle 12:00 in poi, ma chi conta? Se non altro mi sono disintossicata dei troiai medicinali ingollati per nulla) 
...e riesco incredibilmente a rovesciare la poca acqua rimasta nella bottiglia sul parquet che asciugo con i calzini in qualche modo, con un sorriso sardonico in faccia perché sapevo benissimo che era lì la bottiglia, e non l'ho rovesciata le 897 volte almeno che l'ho presa in mano durante la notte ma ora che l'incubo pare finito ecco che bastarda sorte me l'ha dovuta far rovesciare in qualche modo...sgrunt
Mi riaddormento dopo aver detto a S. che mi lasci morire ora perché non sono morta per tutta la notte.... e dormo fino alle 9.00

Poi andiamo al pronto soccorso dove mi rallegro non essere andata durante la notte perché non avrebbero fatto nulla come non fanno ora, mi mandano invece a trovare il medico di guardia perché mi scriva la ricetta per un antidolorifico. Trovo la dottoressa, in una stanzina del vecchio ospedale, un bugigattolo con tanto di letto militare con coperta, e televisione accesa. Non c'è spazio che sul letto per scrivere la ricetta e la dottoressa è più squallido della stanza. E' vestita con una pelliccetta di ratto con la scabbia, i lunghi ciuffi di pelo accioccati come i suoi capelli che dovevano essere avvolti in bigodini parecchie ore prima, ma qualcuno ha dimenticato di spazzolarli dopo aver tolto i rulli, e il trucco è sfatto come se arrivasse da una discoteca, ma che dico da un piano bar perché questa specie di baldracca avrà 60 anni. E non guardo in giù ma sono sicura che abbia i tacchi altissimi. Questa povera scusa per una professionista di non si sa qual mestiere mi dice che dovrei provare l'agopuntura e poi dovrei fare una Tac ma è ovvio che ho semplicemente motivato la sua esistenza e ora non mi vuole mollare. E' Sabato e per oggi voglio solo una bomba nel caso che stanotte sia la solita rumba. 
No davvero, menomale che non sono venuta qui stanotte, perchè se questa scena fosse accaduta di notte avrei perso la testa, di sicuro. 

Lieto fine. No non ho un bel bambino da portare a casa dopo questo duro parto, ma stanotte ho dormito, e non ho dovuto prendere l'Aulin.

Ma questo piccolo caso di esperienza personale mi rende disperata al pensiero di quante povere creature vengono lasciate in balia di dolori ben peggiori del mio, senza sollievo di nessun genere  E non parlo del sollievo del medicinale, che a volte non c'è o non funziona. La mancanza di comprensione da parte dei medici e peggiore del dolore fisico, il loro parlare senza ascoltare, dando per scontato che sappiamo quello che il paziente vuole dirci e non tiene di conto che solo poter dire quello che ci affligge ad orecchie che ascoltano pazienti è già balsamo. E infine quanto è incredibilmente inaccettabile che persone che non vogliono soffrire più non possano avere i loro desideri ascoltati da qualche persona compassionevole. 
Ecco sarebbe tanto più semplice vivere una vita senza paura di morire, se uno sapesse con certezza di non dover patire le pene dell'inferno, di avere una scelta in merito.

venerdì 4 febbraio 2011

LA FATICA DI SISIFO

questo mastodonte non l'ho fotografato io!
ovvero una passo avanti e 2 indietro. No non mi riferisco al mio stato di salute che mi ha costretto di cancellare la visita a Mel domani, il parrucchiere, la sarta, e l'Occhialaio... (questa lista mi fa sembrare una vera moglie-trofeo cosa che vi assicuro NON sono).

Il titolo è la conclusione a cui sono arrivata dopo le letture fatte in questa settimana di riposo forzato, (frustranti per lo spreco del bel sole che brilla impertinente su scale vicinali appoggiate ad alberi da frutto che mi ricordano i 250 olivi che aspettano le mia cure su in collina...) laddove trovo evidentemente illusoria l'impressione che il genere umano stia progredendo in qualche modo.

Cominciamo dall'articolo del solito New Yorker che mette seri dubbi sulla correttezza dei modelli scientifici adoperati per confermare certe scoperte. Pare che una volta fatti i necessari test che confermano la validità di una teoria, dopo le congratulazioni, gli onori, i premi Nobel etc -avuta la grazia gabbato lo santo - ogni volta che i test vengono replicati daranno risultati sempre meno solidi della prima volta.

QUOI?

Il fenomeno è chiamato nell'articolo "Cosmic Habituation" da chi è giustamente ossessionato a capirlo, perché come ben capite, è una vera spina nel fianco della scienza.
E' il Davide che distrugge Golia.
E' la crepa che demolisce la diga.
E' la nota che frantuma il cristallo.
E' la fine dell'ordine che ci illudiamo di aver dato al caos.

Questa "Abitudine Cosmica" invece io la chiamerei una "Giustizia Cosmica", la vendetta delle Forze Creatrici sul nostro voler grattare sempre più a fondo in cerca delle verità che ci separano da loro. E così per loro volere malizioso ecco che quelle scoperte di cui ci facciamo così fieri appassiscono e perdono di freschezza come un frutto staccato da un ramo. Come un prodotto del supermarket la cui data di scadenza ticchetta imperterrita nel frigorifero di chi l'ha acquistata.
Illusorie come gli effetti del Botox, del Lifting, del Silicone.
Una vera beffa.

Peccato perché mi ero veramente entusiasmata alla lettura della "Simmetria Fluttuante". Lo sapevate che la bellezza come l'intendiamo noi -cioè che un volto è bello se simmetrico- non è una delle basi dell'estetica per caso o perché qualche antico ha deciso così e poi la cosa è diventata tradizione? C'è una base genetica in questo, la prova che il genome del soggetto è passato da un minor numero di mutazioni e quindi è più appetibile per chi lo adocchia e lo fa suo...
Peccato però che come un cencio bagnato in faccia qui lo dico è qui lo nego perché la Giustizia Cosmica non vuole che ci sentiamo troppo padroni di questa natura che ci circonda... e visto i risultati della nostra partecipazione, chi può darle torto?

Come se questo non bastasse ecco oggi negli "Annuali del Ambientalista" della stessa rivista leggo  del Paradosso di Jevons ossia che l'ottimizzazione dei consumi di energia portano ad un uso maggiore della stessa che finiscono per annullare qualsiasi risparmio iniziale. In breve, ogni volta che produciamo una miglioria, come nei sistemi di refrigerazione, nelle automobili, nella vera e propria produzione di energia, che 50 anni fa adoperavano molta più energia di oggi, il risparmio di energia che ci rallegriamo di aver ottenuto viene presto vanificata da un maggior uso e una maggior distribuzione di frigoriferi, impianti di raffreddamento o riscaldamento, chilometri percorsi in macchina e via dicendo. Per esempio, e gli studi riportati sono principalmente sui modelli USA, da che i frigoriferi consumano meno ce ne sono di più nelle case, nei negozi, negli alberghi. Ce li hanno i distributori, i corridoi degli alberghi, le stanze d'albergo, le macchine. Da che i condizionatori d'aria usano meno energia sono diventati standard non solo nelle case e sui posti di lavoro ma anche nelle macchine (creando un 20% di consumo di benzina in più). E le macchine vengono usate di più perché consumano di meno. Ci si allontana dal posto di lavoro, si va a vivere in campagna! Insomma non c'è risparmio, bensì aumento anche con le migliorie tecnologiche.

Una nota secondaria che però vorrei condividere con voi e che per il fatto che abbiamo sempre più grandi frigoriferi a casa, compriamo sempre più roba (per forza, andiamo a fare la spesa sempre prima dei pasti quando tutto ci fa voglia) che poi ci dimentichiamo di avere e va a male (vittima regolare dei miei acquisti è la ricotta che resiste poco anche in frigo).
E quando buttiamo via la roba dal frigo (in USA il vergognoso 40% del cibo che viene prodotto nel paese) buttiamo via anche l'energia che è stata usata per produrla, raccoglierla, trasportarla, mantenerla fresca (inclusa quella usata dal proprio frigo) senza tener conto della percentuale di additivi, fertilizzanti, pesticidi, acque di irrigazioni, produzione degli imballi e dei servizi di smaltimento rifiuti per i medesimi.

Senza parlare che una volta abituati all'aria condizionata, alla macchina, all'acqua fredda da frigo, pochi riescono a tornare indietro alla spesa fatta ogni giorno, alla soffocante calura estiva, all'acqua  tiepida del rubinetto. A Las Vegas qualcuno ha descritto l'automobile come un impianto per trasportare l'aria condizionata per la strada.

L'unica speranza che mi rimane è che una teoria escluda l'altra e quindi che la Giustizia Cosmica renda obsoleto il Paradosso di Jevon. Per altro mi domando se forse non sarebbe meglio non basare la scelta di cosa fare da mangiare stasera sulla bellezza e attrattiva dei nostri partner:  guardiamo la scadenza  di ciò che abbiamo in frigo invece!

mercoledì 2 febbraio 2011

APPROSSIMAZIONI VARIE

dal che si dovrebbe dedurre che il Farenheit fa sciogliere il ghiaccio?
scriverò questo post velocemente fino a che ho energie o mi prende freddo, sono malata.

Beh non malata-malata, solo un'influenzina neanche troppo purulenta, il che però mi ha permesso di  leggere 2 New Yorkers (la pila ricresce appena giri l'occhio - altri 5 to go) e di finire il Gombrich che mi tiravo dietro dal 2005 (spero sia sparito dalla finestra di Anobii qui sul blog). E non è tutto, ho anche finito On Writing Well che è un libretto che spiega alcuni trucchi interessanti a chi vuole scrivere meglio (c'est moi!)

Dunque, ho un termometro medico Farenheit, trascinatomi dagli USA, una rarità ho scoperto perché la misurazione in questa scala è generalmente riservata alla temperatura atmosferica visto che ha molta più gamma di quella corporea. In ogni caso è quello con cui mi misuro la temperatura le rare volte che penso di averla. Così ho fatto l'altra notte visti i brividi, per sapere se dovevo solo coprirmi meglio per difendermi dal gelo della stanza (scarsamente riscaldata perché siamo pidocchi). Peccato che i risultati siano stati approssimativi. Era ovvio che il mercurio era andato ben oltre la freccetta che a 8 (scopro ora che 8 sta per 98 e non 80+, visto che sotto c'è il 98!) indica la presenza di febbre superando i 100 ma cosa voleva dire in Celsius che è la scala che comprendo? Erano 38°, 40°, o i miei neuroni friggevano? --spiegando la confusione alla lettura del termometro? Ho dovuto estrapolare che non fosse altissima perché il termometro raggiunge i 106, il punto in cui il cervello si fonde ed esce dalle orecchie e dal naso....

Mi è quindi venuta a mente la storia raccontata da un mio amico che era a Londra per qualche tempo che essendo stato testimone di un piccolo crimine, alle domande di identificazione del ladro date alla polizia disse che il tipo era alto fra 5 e 6 piedi, che è come dire che era dell'altezza che sta fra Danny De Vito e Michael Jordan  cioè fra 1.46 e 1.98 metri. 
Era meglio dire non lo so.

Poi scaricando l'immagine di un termometro mi sono resa conto perché non siamo capaci di affrontare - non dico di risolvere - certi problemi grossi come quello del Global Warming. Se non si riesce a semplificare la lettura di strumenti antichi e basilari come il termometro siamo una specie destinata a scomparire.

E poi c'è la commessa del Brico qui vicino che passando sotto il lettore codice a barre il termometro da casa che indica sia Farenheit che Celsius fa: "Che carino, questo legge sia il Caldo che il Freddo!

Word.