domenica 6 febbraio 2011

OF FLESH AND BLOOD AND PAIN AND SORROW

 

un paio di cosine. 

prima andate a leggere il blog di Mr Tamburine che ha commentato il post precedente. Il ragazzo sa scrivere - e bene. Lo trovate a CICLOFRENIA tramite lui ho scoperto anche MELEMARCE che è un'altro aggregatore o rivista internet da esplorare. Non so se l'ho già detto che seguo anche Zenzero che vale la pena leggere con regolarità. Se potessi fargli un osservazione... naaa se la vuole glie la dico per email...

Dunque, ho passato la più lunga e brutta notte della mia vita venerdì. L'unica cosa a cui poterla paragonare è quella di un parto, senza la gioia finale. Sempre lei la sinusite ai denti, esacerbata da chissà cosa: influenza, spray nasale della sera prima, i pilloloni di Antibiotico e di Cortisone, chi lo sa? So solo che appena è andato giù il sole il dolore ha iniziato a piantarmi il punteruolo nella mascella e a girarlo, di qua e di là, scalzando i denti, la lingua e cercando di raggiungere il cervello dietro lo zigomo. Ho buttato giù due Brufen - niente. Alle 9.00 ne ho buttati giù 3 - niente. Mi sono attaccata alla bottiglia. Di acqua. Perché era l'unica cosa che mi dava sollievo temporaneo. Ho provato con il ghiaccio, dentro la bocca, fuori sul viso, niente solo se bevevo acqua - allora  è vero che l'acqua è un anestetico naturale! 
A letto a mezzanotte ho iniziato questo giochetto.

Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni trovo la bottiglia, la porto su e cercando di non versare niente trovo nel buio la bocca, inghiotto avida, ahhhh sollievo... metto giù la bottiglia mi ricompongo comoda e penso, vediamo quanto tempo ho, poco dopo Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni trovo la bottiglia, la porto su e cercando di non versare niente trovo nel buio la bocca, inghiotto avida, ahhhh sollievo... metto giù la bottiglia mi ricompongo comoda e penso vediamo quanto tempo ho, poco dopo Attacco di dolore.. e via così. 

Ogni tanto il viaggio in bagno per vuotami la vescica.  La prima occhiata all'orologio mi ha stupito che fossero le 2:45, il tempo passava più veloce di quello che pensassi. Ma tedioso lo stesso. Alle 3.00 ho trovato una bustina di Nimesulide scaduta che mi avevano dato... ingollo dopo essermi assicurata che non avesse controindicazioni con gli altri medicinali. Niente, vado avanti con il giochetto, Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra... 3:45 magari se andassi al pronto soccorso.... ma questo vuol dire svegliare S che dorme, che si preoccupa, aspettiamo ancora un po'  Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... magari domani provo a chiamare il dottore anche se lo studio è chiuso di Sabato... Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... non riesco a pensare ad altro che al dolore che di sicuro torna, puoi starci certo che torna  ma questa sicurezza non deve aiutare un granché, cerco di distrarmi, penso al film visto, Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... e se questo fosse oramai diventato cronicoAttacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... Ma se riuscissi ad uscire con la macchina dal garage senza svegliare S. forse al pronto soccorso mi fanno un punturone di novocaina in faccia, ZAP proprio sotto lo zigomo un male di sicuro ma poi si addormenta tutto... haaa che bellooo sarebbe, dormire, finalm... Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... sono le 4:20. Ogni tanto per cambiare provo a resistere al dolore, me lo tengo più a lungo, lo sfido. Quello cresce e sale su per l'occhio dentro al cranio, e alzo il braccio per difendermi, no no, via, metto il braccio sulla faccia per proteggermi, no, basta, basta, non è possibile ce ne sia di più, prego no, no... e sconfitta allungo il braccio verso terra e a tentoni ...
 
Pipì e Water Tour e poi di nuovo a letto, mi giro dall'altra parte anche se è più difficile prendere la bottiglia in questo modo ma magari riesco ad assopirmi chissà?  Attacco di dolore, mi giro nel letto allungo il braccio verso terra e a tentoni trovo la bottiglia, la porto su e cercando di non versare niente trovo nel buio la bocca, inghiotto avida, ahhhh sollievo, metto giù la bottiglia mi rigiro e cerco di assopirmi  cercando di non pensare quanto tempo ho, e si riparte, altro giro altra corsa questa volta nell'altro senso per variare ... ora però ogni volta che ritorno nella posizione fetale sono più stanca, e la prossima volta che guardo l'orologio sono le 5.45, il sole si sta avvicinando all'orizzonte e con lui la fine della notte e forse quest'agonia. E poi mi sveglio alle 6:45 realizzando che ho dormito. Non ho bevuto non ho patito ma ho dormito. Sono sveglia e lucida, non lo sveglio nervoso di prima per via del dolore e dell'incapacità di mollare. Chissà se riesco a dormire un pochino di più.
Pipì Tour (mi sono fatta 6 bottiglie di acqua dalle 12:00 in poi, ma chi conta? Se non altro mi sono disintossicata dei troiai medicinali ingollati per nulla) 
...e riesco incredibilmente a rovesciare la poca acqua rimasta nella bottiglia sul parquet che asciugo con i calzini in qualche modo, con un sorriso sardonico in faccia perché sapevo benissimo che era lì la bottiglia, e non l'ho rovesciata le 897 volte almeno che l'ho presa in mano durante la notte ma ora che l'incubo pare finito ecco che bastarda sorte me l'ha dovuta far rovesciare in qualche modo...sgrunt
Mi riaddormento dopo aver detto a S. che mi lasci morire ora perché non sono morta per tutta la notte.... e dormo fino alle 9.00

Poi andiamo al pronto soccorso dove mi rallegro non essere andata durante la notte perché non avrebbero fatto nulla come non fanno ora, mi mandano invece a trovare il medico di guardia perché mi scriva la ricetta per un antidolorifico. Trovo la dottoressa, in una stanzina del vecchio ospedale, un bugigattolo con tanto di letto militare con coperta, e televisione accesa. Non c'è spazio che sul letto per scrivere la ricetta e la dottoressa è più squallido della stanza. E' vestita con una pelliccetta di ratto con la scabbia, i lunghi ciuffi di pelo accioccati come i suoi capelli che dovevano essere avvolti in bigodini parecchie ore prima, ma qualcuno ha dimenticato di spazzolarli dopo aver tolto i rulli, e il trucco è sfatto come se arrivasse da una discoteca, ma che dico da un piano bar perché questa specie di baldracca avrà 60 anni. E non guardo in giù ma sono sicura che abbia i tacchi altissimi. Questa povera scusa per una professionista di non si sa qual mestiere mi dice che dovrei provare l'agopuntura e poi dovrei fare una Tac ma è ovvio che ho semplicemente motivato la sua esistenza e ora non mi vuole mollare. E' Sabato e per oggi voglio solo una bomba nel caso che stanotte sia la solita rumba. 
No davvero, menomale che non sono venuta qui stanotte, perchè se questa scena fosse accaduta di notte avrei perso la testa, di sicuro. 

Lieto fine. No non ho un bel bambino da portare a casa dopo questo duro parto, ma stanotte ho dormito, e non ho dovuto prendere l'Aulin.

Ma questo piccolo caso di esperienza personale mi rende disperata al pensiero di quante povere creature vengono lasciate in balia di dolori ben peggiori del mio, senza sollievo di nessun genere  E non parlo del sollievo del medicinale, che a volte non c'è o non funziona. La mancanza di comprensione da parte dei medici e peggiore del dolore fisico, il loro parlare senza ascoltare, dando per scontato che sappiamo quello che il paziente vuole dirci e non tiene di conto che solo poter dire quello che ci affligge ad orecchie che ascoltano pazienti è già balsamo. E infine quanto è incredibilmente inaccettabile che persone che non vogliono soffrire più non possano avere i loro desideri ascoltati da qualche persona compassionevole. 
Ecco sarebbe tanto più semplice vivere una vita senza paura di morire, se uno sapesse con certezza di non dover patire le pene dell'inferno, di avere una scelta in merito.

11 commenti:

Melinda ha detto...

Tutta la mia comprensione per questa notte d'incubo che abbiamo trascorso con te, grazie alla tua cronaca.
Acqua come antidolorifico: è una vera novità per me, ma visto che funziona, bene, meglio quella che le bombe medicinali.
Riguardo a quello che scrivi sui medici, e soprattutto riferendoti a quella scellerata vestita da baldracca, sappi che prima di essere bloccato dalla lettura del tuo post, era proprio di quello che volevo scrivere. Non c'erano i dottori di mezzo, ma gli amici. Alcuni amici che non mi vedono più. Mi hanno al fianco come presenza ma sono diventato per loro una vaga immagine scontata. Ma soprattutto sfocata.
Ma ora non so se ho voglia di mettermi a scrivere. Magari domani.

ignominia ha detto...

ti ringrazio per la simpatia che esprimi Mel, la povera dottoressa si è beccata il peggio del mio disgusto ma avrei dovuto menzionare anche il mio medico che era in ferie Venerdì, il sostituto che aveva fretta di andarsene, e tutti quei dottori che perchè oberati o incapaci di farlo, non ascoltano, non spiegano, non ti fanno parte del processo che riguarda te e il tuo corpo non una statistica nella loro storia professionale. E' chiedere tanto un po' di umanità da parte loro? Non credo. O forse per il tipo di professione si?

ignominia ha detto...

spero che tu voglia scrivere oggi quello che menzionavi ieri, vorrei capire in che modo per loro sei una presenza scontata, non lo sei per niente per me, anzi

UnoQualunque ha detto...

Mi dispiace che tu abbia trascorso una notte del genere...però bere molta acqua fa anche bene, no? (per la serie: vogliamo trovarci il positivo nella sciagura?) :)
Brutta, tremenda categoria, quella dei medici. Non mi piace generalizzare, però per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno, alle volte.
Io ne ho passate quattro, per i miei due interventi chirurgici; ma forse sono stato un fortunato, alla fine. Perché proprio quel medico di cui tutti dicevano essere un macellaio mi è stato di enorme supporto, e la seconda volta l'ho cercato di proposito: di un'empatia unica, ha sofferto con me (sudava lui al posto mio), ha persino quasi pianto con me...è merito suo (e di quei tre miei amici neo-medici o quasi medici, da cui soltanto mi faccio controllare), se non mi sono dato alla persecuzione dell'intera categoria. Sgrunt.
Riguardo a Mr. Tambourine, anche a me piace molto il suo modo di scrivere e ho curiosato nel suo blog :)
Spero tu stia meglio adesso.
pannea (un po' come panacea, speriamo bene)

giardigno65 ha detto...

ma uns'era detto che la vita è dolore, dal recanatese più noto al mondo in poi la cosa ti doveva essere ben chiara...
ma ti si sarà allungato sto braccio ?

ignominia ha detto...

@ Giardi- c'ho un braccio che pare quello di uno Scimpanzè (sei buffo!)
Ma rifiuto di accettare il dolore come un qualcosa di inevitabile, è troppo Cattolico caro mio!
@ 1qq - ho scritto che per lo meno con l'acqua avevo pisciato via tutte le schifezze degli antidolorifici che non avevano funzionato, no? Più positivismo di così?
Mi dispiace sapere che hai avuto due interventi, spero niente di serio, o se serio, di risolto!

UnoQualunque ha detto...

sì, hai ragione, avevi già scritto dell'effetto depurativo della cisterna d'acqua, ma credo che non si sia limitato alle sole schifezze chimiche (ma guarda un po' come siamo ottimisti, nevvero?!)
No no, niente di grave...interventi da day-ospital (vogliamo parlare di quest'altra categoria?), entrambi per la stessa cosa; interventi sopportabili...per chi, NON come me, sa reggere minimamente tutto ciò che ha a che fare con ospedali e tagli ecc. Io personalmente mi sentivo sulla via del martirio.
centier

ignominia ha detto...

:-) a volte penso che chi ha avuto la sfortuna di avere meno salute di me gestisce meglio le visite all'ospedale, i medici, il dolore, la paura etc. Spesso si vedono persone che paiono felici di essere in ospedale. Suppongo che vedano la cosa diversamente da me. Per esempio ad un infermiera chiesi una volta come faceva a lavorare in un posto simile, tutti i giorni con dolore e sangue e paura e morte e lei stupita mi disse: ma noi l'aiutiamo la gente! Non vedeva l'altro aspetto ma solo quello positivo. Che immagino sia la stessa visione di quelle persone che si trovano bene in ospedale, perchè lì si sentono al sicuro - è una questione di fede credo.. ;-)

Melinda ha detto...

C'era pure un appuntino per me da qualche parte, ma non lo trovo più....
Cmq, come vedi, ancora non ho messo mano alla penna.

Melinda ha detto...

Riguardo a medici, ospedali e interventi:
l'unico intervento che ho subito in età adulta è stato tanti anni fa, quando ancora non ero "uscito dall'armadio" ma già vivevo una rara, ma reale vita sessuale.
Il terrore non era tanto suscitato dall'operazione, in se poca cosa, quanto per quello che avrei potuto dire dopo l'anestesia...
Chiesi ad un amico di venire lì a controllare ed a classificare come scherzo qualunque cosa potessi dichiarare.
Il vigliacco non si presentò.
Mia madre non ha mai fatto cenno a quello che dissi.
Una vera signora.

UnoQualunque ha detto...

Mel, ci credo che tu non voglia scrivere post sugli amici...
;-)
(perdono, ma ho riso delle tue sventure)
upress