martedì 20 aprile 2010

KRAKATOA, LA NUVOLA DI FUMO E LE POSSIBILI CONSEGUENZE... DI NOTTI INSONNI


PREMETTO: ho dormito 4 ore stanotte e per colpa di tosse nel letto (senza far nomi) è una settimana che dormo poco. Quindi il post che segue va preso con il beneficio di inventario.  Se il contenuto vi pare  isterico e dai toni catastrofici, abbassate il volume, riducete il contrasto, smorzate i trebles fino a che diventa accettabile.

qual'è la Big Picture della settimana? Il fatto clue che si pianta nel nostro subconscio scavandosi una bella cuccia e mettendosi comodo, facendoci rimuginare su considerazioni che si allargano a cerchi concentrici come l'acqua disturbata dal ciottolo?
Beh direi che sono le considerazioni in merito alla nube di fumo dell'Islanda. Fenomeno che tra l'altro è iniziato il 21 Marzo.
Lasciamo perdere i titoli apocalittici nelle testate di certe pubblicazioni cartacee Toscane, se non fosse che loro ci marciano sistematicamente per vendere più copie potrei dargli credito che stavolta le conseguenze di questo fenomeno naturale possono essere davvero catastrofiche tanto da cambiarci la vita.

Ricordo da bambina di aver letto nel Corriere dei Piccoli, una storia illlustrata sulle conseguenze dell'esplosione del vulcano Krakatoa in Indonesia. (pare che i fenomeni naturali scelgano apposta di accadere in posti impronunciabili - questo batte tutti : Eyjafjallajoekull)
Cito Wikipedia:

Conosciuto (il vulcano Krakatoa) per le sue eruzioni molto violente, soprattutto per quella che si verificò il 27 agosto1883 con energia equivalente a 200 megatoni provocando il rumore più forte mai udito dall'uomo, un boato che arrivò a quasi 5000 km di distanza. L'esplosione polverizzò completamente l'isola sulla quale sorgeva il vulcano e scatenò un'onda di maremoto alta 40 metri.

Il link ha molto materiale interessante: quanta gente morì per lo Tsunami, come l'isola su cui stava il vulcano sparì quasi completamente, e altro, ma parla poco delle conseguenze che riguardano il fumo creato dall'esplosione. 

Sappiamo come stiamo già soffocando il pianeta con le nostre puzze e i nostri gas, immaginate ora che si aggiunga un numero indeterminato di giorni in cui 'sto vulcano sputa fumo. 
Cosa significa per l'ambiente? Il problema dei voli e l'industria aerea possono essere solo la punta dell'iceberg di un disastro ambientale di proporzioni enormi. Il parziale oscuramento del pianeta sarà deleterio allo scioglimenti dei ghiacci oppure bloccando i raggi del sole sarà di beneficio perchè abbasserà le temperature? Probabile che le alghe che soffocano i laghi Cinesi possano venire affamati e sconfitti dalla mancanza di luce ma che altre piante, organismi, animali, insetti necessari ai meccanismi d'interconnessione della natura soffriranno fino a sparire?  Che conseguenze avranno queste sulla nostra sopravvivenza? La mancanza di luce e l'eventuale caduta delle scorie - altamente minerali se non anche in minima parte radiottive- che effetto avranno sulle coltivazioni e quindi sulla produzione e distribuzione del cibo?  

Sul NYT al contempo delle affascinanti immagini del vulcano e ai bollettini di che aeroporti venivano chiusi mentre la nuvola si allargava, c'era un articoletto che menzionava come il Kenya  stesse subendo già enormi danni  per il blocco dell'esportazione d fiori, frutta e verdura sul mercato Europeo. Ci vuole poco a mettere in ginocchio paesi già fragili come quelli del terzo mondo.

Di sicuro ci saranno tramonti rossi molto spettacolari, tiriamo tutti fuori le macchine fotografiche e facciamo ohh e ahh , ma che significa  tutto ciò per il pianeta e per il livello di vita a cui siamo abituati? 

Se l'Europa, e le autorità del Governo Europeo non avevano un piano contingente per risolvere il problema dei trasporti all'interno di questa crisi -un piano che ancora mi pare stia in mente Dei- che cosa possiamo sperare per un futuro in cui si potrà aver bisogno di soluzioni disperate, di convogliamento di risorse e di coordinamento di azioni atte alla sopravvivenza mondiale? 

Questo è quello che bolle in pentola nella mia testa, in questi giorni, quando se i governi sono incapaci di mostrare brillantezza e preparazione, i singoli viaggiatori, i giovani con portatile, i virtuosi del cellulare, s'ingegnano per risolvere i problemi di trasporto. I loro, per adesso, ma è un'esempio. E' la vittoria di internet e di coloro che sanno usare la tecnologia, è la rivincita della singola iniziativa, del bypassaggio delle istituzioni e dell'atteggiamento che ci vede dipendere dal governo per la risoluzione dei nostri problemi. I giovani con portatile si sono mossi, hanno trovato soluzioni, hanno ispirato. 

Mi pare fu Gene Kranz -il direttore di volo della Nasa dopo che l'Apollo 13 ammarò nel Pacifico con gli astronauti sani e salvi- che, all'affermazione di qualcuno che la missione era stata un fallimento, rispose che quella era stata la missione più brillante della NASA, dimostrazione dell'ingegnosità della mente umana che era riuscita a risolvere problemi tecnici enormi in una situazione pressochè disperata, strappando tre uomini da morte sicura nello spazio. 
In piccolo anche questo forse sarà un momento di gloria in circostanze disgraziate e forse i singoli genietti computerizzati ci stanno dimostrando come adattarci e rifiorire in un futuro mondo alternativo, in una realtà differente da quella di oggi. 

Mi piace e diverte pensare che questi ragazzi, i piccoli coltivatori di Farmville, padroni di cani virtuali, scrittori su blog di opinioni ironiche, i programmatori di virus, hackers e rivoluzionari del micro chip siano i conquistatori, i pionieri, del mondo che verrà. 

PS. le immagini sono di The Big Picture/BOSTON.COM

14 commenti:

titina ha detto...

Bel post, davvero. E non mi sembra particolarmente catastrofico, direi più una riflessione realistica sullo stato dei fatti.
A margine mi colpisce il riferimento al Corriere dei Piccoli, anch'io ero un'affezionata lettrice, con abbonamento. Era pieno di cose carine, con fumetti di qualità per storie e disegnatori, e informazioni interessanti tipo quella del Krakatoa.
Mio figlio ha continuato la tradizione leggendolo insieme a Topolino. Non mi ritrovo più nel panorama dei giornalini per ragazzi di oggi (anche chiamarli in questo modo sembra antico e superato!)

Melinda ha detto...

Sì, belle domande. Perché se è vero che potremmo finire sotto l'effetto serra per "poche" polveri immesse, la teoria della sparizione dei dinosauri per la caduta di un asteroide sul pianeta che con le sue polveri oscurò il cielo e provocò la glaciazione, pare stia ancora in piedi, e bene.
Non sono preoccupato per la sparizione della vita sulla terra, per quello c'è ancora tempo, anche se non troppo, ma mi piace osservare che l'uomo con tutta la sua scienza, tecnologia, prosopopea sia sempre e comunque costretto ad inchinarsi alle leggi forti della natura: Tutta l'Europa è stata messa in ginocchio da questa scoreggia!.
Mentre, da perfetto idiota, l'uomo intendo, non riesce a vedere i piccoli segni che preannunciano le sciagure a venire.
Come i gradassi, facciamo i "grossi" con i piccoli (segni), e scappiamo a gambe levate di fronte ai grandi (sempre segni).

ignominia ha detto...

mi sa che tu, come me, tifi per il nemico e ci provi una gran soddisfazione all'idea del nostro annichilimento, per confermare che la stupidaggine che noi additiamo di continuo, appunto, ci porterà all'autodistruzione. Il che sottolinea il bisogno di preparare la tua Time Capsule (vedi mail separata che se credi puoi postare qui perchè di sicuro Titina vuole sapere di che parliamo! )
ha!

Melinda ha detto...

Tifare proprio non tifo: non sono così TAFAZI da darmi le bottigliate sulle.... Lì! Del resto qui su questo suolo ci sono anche io.
E' che mi è finita la fiducia nel prossimo, mentre mi è cresciuta quella sulla giustizia dell'Universo. Se la trovo in vendita alla Coop la ricompro.

ignominia ha detto...

TAFAZI? chi è?
Lo sbaglio secondo me è pensare che l'Universo abbia una giustizia, caro mio. E' un concetto inventato dall'uomo come l'esistenza di un essere divino. Siamo solo animalini sulla crosta terrestre, abbiamo un cervellone più grande degli altri esseri viventi, ma siamo sempre soggetti alle conseguenze di ciò che ci circonda. Su certe cose abbiamo controllo e ci illudiamo di averlo su tutto, ma come vedi non è così. Sarebbe carino pensare che abbiamo la capacità di unirci per un bene comune nel momento del bisogno ma temo che anche quella sia una invenzione umana di carattere quasi fantascientifico... ,-)

titina ha detto...

Eccoi vedi a non vedere la televisione? Io lo so chi è Tafazi!
Comunque, Igno, uno può anche non credere che ci sia un essere supremo che bada a noi, ma "giustizia dell'Universo" potrebbe anche essere una sorta di giustizia naturale, come dire, un equilibrio della natura stessa che fa si che il mondo funzioni in qualche modo, che poi il mondo, da solo, funziona benissimo (natura, animali, stagioni etc etc) siamo noi che ci impegnamo al massimo per disturbare questo equilibrio.
No?

ignominia ha detto...

Mah, non sono sicura se equilibrio e giustizia siano sinonimi, infatti non si difende un'accusato innocente per questioni di equilibrio. Nel tono di Melinda io leggevo rivendicazione della terra che si "vendica" delle malefatte che le infliggiamo... e quindi obiettavo al concetto di giustizia come effettivamente parificatore dei bilanci. In natura questo tipo di giustizia non esiste e quindi il più forte vince e divora il più piccolo, e non c'è nessuno che va a riprenderlo per quello. E' così e basta che ci piaccia o meno ed è a questa verità ineluttabile che io mi ispiro quando dico che la giustizia, in natura non esiste, e che è una fabbricazione umana. Però capisco anche il discorso degli equilibri, che effettivamente esistono in natura, ma non sono occhio per occhio come la nostra "giustizia" vorrebbe. Bel discorso però, interessante.

Melinda ha detto...

Io la penso come Titina.
Titina for president!
Io penso che pure nel più forte che mangia il più debole ci sia una specie di giustizia, o se vuoi un equilibrio supremo. Mentre appena arriviamo noi a fare di testa nostra ragionante portiamo il caos. Perché anche nella legge del più forte mettiamo i sentimenti, cosa che il resto della natura non fa. E questo fa sì che il concetto espresso nel film Matrix che siamo dei virus lo sposo completamente.

titina ha detto...

Buongiorno a tutti, questo post solo per dire che svegliarsi la mattina e con la palpebra ancora pesante e il capello sconnesso leggere "Titina for president" vale più di qualsiasi ricostituente, ansiolitico, caffè, bombolone con la crema e chi più ne ha più ne metta. GRAZIE!

ignominia ha detto...

guarda Malinda che ti disamico....:-)

Beh se tutto è così bilanciato come me lo spieghi il cancro?Cellule aberranti che distruggono l'ambiente in cui nascono e vivono? In genere c'è un ordine ma non sempre. Rimango della mia idea che la Giustizia, quella umana a cui ci riferiamo, quella di equilibrare dei torti insomma, non esista che nella nostra mente, che sia un'utopia. Come l'amore eterno d'altronde. Ma questo mica vuol dire che uno non ci provi, no? Però bisogna essere realisti e capire i limiti del sistema in cui viviamo. E president DE CHE?

giardigno65 ha detto...

Seppelliscimi l'ombra, lavami con la cenere,
toglimi dal dolore, puliscimi l'aria
voglio amarti libero.
Tu distruggi il mondo affinché questo accada
tu dai inizio al mondo affinché questo accada.
Juan Gelman: "Alza tus brazos"

Mi sembra un post anche troppo positivo, le tua magnifiche sorti progressive Leopardi le avrebbe stroncate ...

eppoi non conosci Tafazi !!!
Per cohen ti ho risposto ma ti confermo che i testi li trovi qui http://www.vicoacitillo.net/poeti/cohen/cohen.html

titina ha detto...

Ma, all'inizio si era partiti da una giustizia dell'Universo, non dell'uomo. Comunque oggi su Repubblica c'è un articolo di marino niola (antropologo) che mi è piaciuto molto e a cui rimando per chi fosse interessato. credo si possa trovare su repubblica.it il titolo dell'articolo è Natura.

ignominia ha detto...

giustizia dell'universo e quella dell'uomo sono la stessa cosa, visto che entrambe sono filtrate dalla nostra percezione.
Della serie: se l'albero cade nella foresta quando non c'è nessuno a vederlo, è caduto davvero?
Se non ci fossimo noi a mediare e dare voce a tutto questo(la nostra realtà) niente avrebbe una qualificazione, per cui la giustizia dell'uomo è la stessa di quella dell'universo, se esiste... mi seguite? si fa troppo astratto il dibattito?

Melinda ha detto...

Sì e non poteva essere altrimenti.
Abbiamo scambiato opinioni, su altri argomenti lanciati sul tavolo non mi pronuncio, troppo dolorosi.
Vivace questo blog!