martedì 9 marzo 2010

MARZO


E a grande richiesta (?!) eccomi nuovamente a voi. Questa mia apparizione fugace e non fondamentale nella vita di nessuno è anche in risposta a un post appena letto (CIGS 2008 - Una triste giornata grigia). Sopratutto perchè 'Una triste giornata grigia' è il titolo che ben si adatta anche al film odierno. Voglio dire a questa giornata, in questa città. Il freddo, come annunciato quasi con soddisfazione dai vari colonnelli dell'areonautica e simili in tv, è tornato. Piove una pioggia fredda, anzi gelida, il cielo è di un grigio senza pietà e il Vesuvio, che nei periodi del suo massimo fulgore veniva chiamato Sterminator Vesevo, un nome che incute sicuramente timoroso rispetto, è incappucciato da una nuvolaglia sfrangiata e insolente e, sotto, sicuramente ci starà nevicando. Poveretto, secondo me soffre il freddo anche lui.
Insomma, buongiorno dal paese del sole.
Ma l'effetto serra? Che fine ha fatto, e la desertificazione con relativa siccità? Vorrei capirne di più, per ora mi viene solo in mente il film The day after dove se ricordo bene causa riscaldamento globale una glaciazione improvvisa quanto drammatica cambiava in poche ore le sorti della terra.
Ma, infondo siamo a marzo, il mese pazzo, il mese imprevedibile, marzo nu poco chiove e n'atu ppoco stracqua (Salvatore Di Giacomo).
Poi mentre ancora ci stiamo lamentando del freddo e dell'umido all'improvviso, dalla sera alla mattina (qui è quasi sempre così) fa un caldo esagerato. Magari comincia con una pioggia che dopo trovi la macchina coperta di sabbia rossastra, che viene dritta dritta dalle sponde africane, ed è il primo giorno di scirocco, che dice che poi deve durare tre giorni. Anche quattro, anche di più, caldo e molto umido. E avete presente quando si dice di qualcuno che è 'sciroccato'? Leggo dal dizionario: si dice di persona con un atteggiamento simile alla confusione o allo stordimento che possono essere indotti dallo scirocco.
Altra simpatica caratteristica del caldo napoletano sono le blatte americane, che poi non ho capito perchè americane visto che anche loro pare arrivino da oltre Mediterraneo. Scarafaggi davvero bruttini, povere creature, di colore marrone e alcuni (non ho capito se i maschi o le femmine o tutti e due) volanti. Almeno questa non è una prerogativa napoletana, pare che sopratutto le città di mare con porto ne siano invase, per via che arrivano con le navi. O sarà una leggenda metropolitana? Non so. Comunque per me (ma sfido chiunque...) sono un vero incubo, non amo gli insetti in genere, tanto meno se me li trovo in casa entrati dalla finestra con volo planante.
Ma basta, questo cielo grigio non deve assolutamente indurre a discorsi sgradevoli.
In capo a un mese l'aria sarà frizzante, il cielo terso, i prati pieni di margherite e 'Non ti scordar di me'. Chi ha un gatto in casa potrà osservare che invece di infilarsi con maestria sotto una coperta, cercherà spicchi di sole sul pavimento dove sdraiarsi e procedere alle abluzioni quotidiane. Sarà il momento di andare a cercare nel cassetto il costume da bagno dell'anno scorso e controllare un attimo il giro vita.
E per finire scelgo una foto evocativa, alla faccia della giornata grigia. E pazienza per chi non ama il mare.

p.s. la foto è mia, scattata a Itaca, direi scattata apposta per poi guardarmela nei lunghi inverni.
Nonostante le istruzioni di Ignominia non ho ancora imparato a scrivercelo vicino che è mia

10 commenti:

Melinda ha detto...

Non basta ma aiuta, intendo la foto. Certo a guardarla ora che i tetti toscani sono imbiancati da una nevicata impertinente e che non accenna a fiaccare le forze... Quasi un appunto da attaccare al frigo col magnete, a ricordarci che l'estate ritornerà.
Quanto a "the day after tomorrow"... mi sembra tutto così vicino!

Melinda ha detto...
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titina ha detto...

Certo, non basta, è solo un piccolo contributo per aiutare a superare la giornata!

ignominia ha detto...

ben riletta a Titina che ha postato una così solare immagine. Oggi qui piove ghiaccio ed è tutto bianco, confermando la legge di Murphy che la nevicata che dura per più di un giorno - contrariamente alle precedenti che si scioglievano subito il giorno dopo- avviene quando hai deciso di non riordinare il gasolio perchè tanto è quasi Primavera! Oy Vey direbbero gli ebrei!
In quanto alle Blatte quelle enormi sono chiamate Americane per l'ovvia ragione che in America è tutto più grande: il paese, le strade, le macchine, le case, le porzioni di cibo, le tette (finte) e i culi (veri). In Hawaii vedi le blatte che traversano la strada con i ratti in bocca. No esagero, ma quelle Hawaiane sono ginormi. Non so perchè ma non riesco a sentire tenerezza per il Vesuvio e la sua coperta di probabile neve: sarà che provo ancora un po' di stizza per Pompeii? Il clima quest'anno ci farà patire fino a Maggio e poi sarà bestialmente caldo tutt'all'improvviso e allora tutti a lamentarsi : checaldochefa! Ora basta perchè è quasi un post

titina ha detto...

La tua spiegazione sul perchè quelle blatte si chiamano americane mi fa ridere. Vorrei anche comunicare a tutti che NON andrò mai alle Hawaii per l'ovvia ragione.

ignominia ha detto...

che le mega blatte Americane non ti privino della bellezza di quei posti! Un freddo Halloween dei tardi 80 mi trovò estasiata all'inaspettato calore del clima Hawaiiano, e scalza e mezza nuda me ne andai per la base militare dove stavamo a godermi uno strano Halloween tropicale, con i ragazzini che facevano Scherzetto o Dolcetto in calzoncini corti e maglietta, e non solo non li ho pestato blatte ma nella settimana passata sulle isole non ho visto 1 blatta 1, perchè ovviamente avevo altro da guardare! Il mio motto è : se uno le cerca le rogne, le trova

titina ha detto...

Il tuo ricordo di quell'Halloween in clima mite mi ha fatto ricordare di tutti i Natali passati in Somalia tra la spiaggia e il mare e tramonti tropicali. E anche un sacco di scarafaggi e insetti vari ( per es. locuste giga) ma quand'ero lì veramente non ci facevo caso, anzi ero abituata, e , hai ragione, c'era talmente da guardare e imparare e conoscere che gli insetti erano solo una bizzarra curiosità.

giardigno65 ha detto...

la tuo foto può considerarsi un medicinale, servirà la ricetta ?

titina ha detto...

Ciao Giardigno, no, non serve ricetta, è "da banco", per tutti quelli che stanno soffrendo causa tempo da lupi!

titina ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.