tag:blogger.com,1999:blog-4321902577440117062.post6907244173840645607..comments2013-03-13T20:22:56.036+01:00Comments on COME UNA TIGRE DI CARTA: CORRETTEZZA POLITICA VS DARWINISMOignominiahttp://www.blogger.com/profile/17740263377861464672noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-4321902577440117062.post-29481527662475910722009-07-06T14:08:42.183+02:002009-07-06T14:08:42.183+02:00Io faccio i complimenti a tutti e due, avete appro...Io faccio i complimenti a tutti e due, avete approfondito un aspetto della nostra vita societaria da vari punti di vista e secondo le reciproche esperienze. Ci sono alcune parole che sono entrate giustamente nel linguaggio comune, facendone uscire altre che oggi, almeno a me, fanno fare un salto sulla sedia. Tipo "down" e "mongoloide". Quest'ultima in effetti in se non aveva niente di offensivo, ma a un certo punto lo è diventata. Ora molto di meno, ma quando sento sopratutto tra ragazzini "mongoloide" usato come insulto lo trovo isopportabile.<br />In generale sono d'accordo che ci sia molta ipocrisia nell'"invenzione" di definizioni nuove e politicamente corrette. E che è una questione di sensibilità e rispetto: alcuni ce l'hanno, ma la maggioranza? <br />Però a giudicare da quello che vediamo in televisione o tra i nostri politici (!) a volte viene lo sconforto e sembra che non ci sia politically correct che tenga-<br />Ultima considerazione personale in risposta alla frase citata da ignominia (words will never hurt me):le parole, a volte, sono pietre. TitinaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4321902577440117062.post-86816617770764385132009-07-06T00:01:38.529+02:002009-07-06T00:01:38.529+02:00grazie dei complimenti. Quello che volevo sottolin...grazie dei complimenti. Quello che volevo sottolineare con la mia ricerchina era che se si vuole migliorare la vita dei "diversi" non è chiamandoli in un modo o nell'altro che è un'aspetto che, ti diranno loro, è irrilevante. PErchè si può offendere con cerebroleso che pure è "ammesso" dai politically correct. Fatto sta che gli idioti ci saranne sempre, quelli insensibili che non capiscono oltre al poco che conoscono, e che non capiscono che i diversi hanno tante cose da insegnare a tutti. E da questo non ci si difende cambiando terminologia bensi esponendoli alle differenze. L'integrazione è importnte e sarebbe importante esporre i ragazzi, a scuola, a vivere un giorno come loro. Tappi negli orecchi, benda sugli occhi e piedi o mani legate assieme. Questo costruirebbe comprensione. Oltre alle lingue parlate dovrebbero insegnare le basi delle lingue gesticolate, che sono molte. L'alfabeto dei muti Inglese è diverso a quello Svedese per esempio, sono modi di espressione come le lingue vere e proprie ed è affascinante una volta esposti a modi di comunicare diversi come si esca con una maggior comprensione che Dumb che significa sordo, non necessariamente vuol dire Dumb che significa anche stupido. Se guardi bene anche la definizione di Bianco, una volta vantaggiosa, di recente sta diventando un termine di spregio- White-Trash, Dead White Male o Dead European White Male oramai denotano un disprezzo ocosì come il termine che hai portato per esempio. Per cui l'unica è usare il vecchio detto di Forrest Gump, "Stupid is as stupid does" e andare avanti per la propria strada ricordandoci che "Stick and stones may break my bones but words will never hurt me". (ti aspetto domani..)ignominiahttps://www.blogger.com/profile/17740263377861464672noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4321902577440117062.post-84016595088321978772009-07-05T20:08:00.723+02:002009-07-05T20:08:00.723+02:00Bellissimo post, complimenti. Bella digressione e ...Bellissimo post, complimenti. Bella digressione e ricerca, ma soprattutto grazie per le citazioni.<br />E' vero, non si può pensare di legiferare e regolamentare tutto, ce ne scampi Iddio da una tale follia. Ma se posso essere d'accordo sul fatto che i nomi nuovi non cambino la sostanza intrinseca del loro significato, forse, riesco a capire il perché di tali scelte - o solo lo immagino: non sarà solo il contesto oppure il tono, o anche tutti e due insieme, che fanno diventare offensive le parole che definiscono le "diverse abilità" di alcuni esseri umani? Ma i toni di voce, i modi di fare, non si possono prevedere e modificare: basta un fiato e sei fuori norma. Ecco che ci ritroviamo davanti all'assurdo e al fastidio di cui tu parli. Del resto ci sono pure tante parole che hanno nell'immaginario popolare un accezione offensiva e non è bello sentirsele sparare addosso come fucilate. Vogliamo prendere ad esempio la parola frocio?<br />Forse basterebbe solo riuscire a mostrare rispetto che allora non si sarebbe bisogno di tante polemiche e di corsi di accoglienza. Ricordo che ne fu fatto uno nell'azienda in di cui facevo parte, per l'accoglienza delle persone diversamente abili: lo stesso era accompagnato da raccomandazioni specifiche di linguaggio per ogni handicap a cui ci si trovava davanti. Ridicolo? Non lo so. Certo ti evitava grane. Quindi seguivo le indicazioni con attenzione.<br />Perché se da un lato c'è chi si sente mortificato per l'uso di un linguaggio costruito e falsato, dall'altra c'è la sensibilità delle persone - lo dici anche tu - che è qualcosa di assolutamente soggettivo.<br /><br />Per quanto riguarda le buste di plastica, o il forni a microonde che riportano la scritta "non inserire animali vivi", questo, lo sai bene, è dovuto ad una legislazione garantista, che non riesce a punire la cretina che ha cercato di asciugarvi il gatto e l'ha fatto esplodere, ma punisce l'azienda che non ha specificato che i gatti si asciugano dopo il bagno, solo nei forni ventilati. Ma anche questa soluzione per me è da manicomio criminale!<br />Follie, ma purtroppo reali.Melindahttps://www.blogger.com/profile/00985749332981395732noreply@blogger.com